Carnevale, basta coriandoli: il motivo. L’appello di SIMA
Scritto da Beatrice Manocchio il Marzo 4, 2025
In occasione di martedì grasso, vogliamo parlarvi di un tema molto importante. Il 2 marzo 2025, la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) ha lanciato un appello ai sindaci italiani per vietare l’uso di coriandoli contenenti microplastica durante le celebrazioni del Carnevale. Tale notizia è stata diffusa per sensibilizzare e informare i cittadini su come questi piccoli frammenti di plastica possono causare l’inquinamento ambientale e rappresentare una minaccia per gli ecosistemi acquatici e terrestri.
Carnevale, perché vietare i coriandoli con microplastica?
I coriandoli tradizionali, che vengono utilizzati durante il carnevale, sono composti da materiali sintetici che, una volta dispersi nell’ambiente, si degradano in microplastiche. Essi possono essere ingeriti da fauna selvatica, entrando nella catena alimentare e causando potenziali rischi per la salute degli animali e degli esseri umani. Infine, possono inquinare l’intero pianeta.
L’invito di Sima ai sindaci
La Sima, quindi, ha tenuto a fare sapere ai cittadini che è necessario prendere provvedimenti per limitare o vietare l’uso di coriandoli contenenti microplastica nelle manifestazioni pubbliche. L’obiettivo, infatti, è sensibilizzare la popolazione sull’importanza di scelte più sostenibili e rispettose dell’ambiente durante le celebrazioni.
La denuncia arriva dagli esperti della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), che rivolgono un appello ai sindaci di tutta Italia.
“Se fino a qualche anno fa i beni simbolo del Carnevale, ossia coriandoli e stelle filanti, erano realizzati solo in carta, materiale che si decompone in modo piuttosto celere impiegando circa 6 settimane, oggi tali prodotti sono sempre più spesso realizzati con materiali plastici altamente inquinanti. – spiega Sima – Questo perché si cerca di rendere l’aspetto di coriandoli e stelle filanti sempre più attrattivo per i consumatori, ricorrendo a colori metallizzati o fosforescenti e coperture in glitter. Decorazioni e colorazioni che si ottengono attraverso l’uso di microplastiche le quali, terminato il periodo di festa, permangono nell’ambiente e possono impiegare anche 600 anni per decomporsi del tutto”.
Rischio sanitario
C’è poi anche il rischio sanitario: “microplastiche e nanoplastiche inquinano mare, acqua, terra e aria ed entrano nel nostro organismo attraverso gli alimenti che mangiamo, l’acqua che beviamo e l’aria che respiriamo, mettendo a rischio le arterie con conseguente maggiore rischio di infarto o ictus, e provocando danni alle ossa, al sistema endocrino, respiratorio, nervoso, oltre che a quello riproduttivo. “Per questo, in occasione del Carnevale, rivogliamo un appello ai sindaci di tutta Italia affinché emanino ordinanze, come fatto dal Comune di Venezia, volte a vietare l’utilizzo di coriandoli e stelle filanti in plastica sul territorio”, afferma il presidente Sima, Alessandro Miani.