Galateo al museo: le regole di Laura Pranzetti Lombardini
Scritto da Beatrice Manocchio il Aprile 15, 2025
Quando arrivate alla mostra, se desiderate, potete lasciare i soprabiti al guardaroba, di solito sono gratis. Se vi sollecitano di lasciare anche la borsa, non fate resistenza, i custodi comunicano solo direttive museali.
È utile prenotare se sapete che la mostra riscuote successo.
Cellulari in modalità silenziosa.
Se ammirate ciò che è esposto o leggete i pannelli di spiegazione, fate attenzione a non impedire la visuale altrui piazzandovi di fronte.
Non sostate troppo vicino all’opera: spesso ci sono dei sensori ed è imbarazzante far suonare l’allarme ed essere ripresi dal custode se vi avvicinate troppo. E poi, molto spesso, le opere si vedono meglio nel loro insieme anziché a 30 cm.
Evitate di lasciarvi andare a emotività di fronte all’opera che vi tocca il cuore. La gestione delle emozioni fa parte della buona educazione.
Non si può fotografare col flash.
I commenti o la vostra conoscenza dell’arte trattenetela per la fine della mostra. Voce bassa.
Se fate parte di un gruppo e arrivate in ritardo alla spiegazione, evitate di interrompere salutando o baciando le persone che conoscete, ma mettevi ad ascoltare in silenzio, trasparenti.
Tenete i bambini per mano e non fateli impazzare per le sale. I piccoli, dai 12 anni in giù?, andrebbero sempre organizzati con visite guidate per loro, in modo che seguano il percorso con un linguaggio e significato alla loro portata. Ognuno ha i propri ritmi ed età.
I patiti delle inaugurazioni e dei vernissage dovrebbero far finta di interessarsi alle opere e all’artista, solitamente presente se in vita, e non far solo parte della presenzialista ‘banda della tartina’.
LO SAPEVATE CHE: vernissage, è una parola francese che in epoca contemporanea significa inaugurazione, in italiano vernice, ma, in realtà, è un tipo di vernice trasparente, utilizzato per proteggere alcune tipologie di dipinti dagli agenti atmosferici e dall’usura. Nel passato, qualche giorno prima dell’apertura delle mostre ufficiali di alcune istituzioni, gli artisti applicavano il vernissage sulle proprie opere ed invitavano amici e mecenati ad assistere all’importante momento del completamento delle opere.
HANNO DETTO: “Una volta disegnavo come Raffaello, ma mi ci è voluta una vita intera per disegnare come i bambini”. (Pablo Picasso)
PUNTO CRITICO: Evitate di affermare il luogo comune “Lo so fare anch’io”, ma chiedetevi perché quell’artista è arrivato a essere esposto in un museo e voi no!
ARTICOLO SCRITTO DA LAURA PRANZETTI LOMBARDINI
Betty1373 Di Aprile 16, 2025 alle 4:16 am
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