Karma B tra passato e futuro: un racconto inedito all’Art’Otel Roma
Scritto da Beatrice Manocchio il Giugno 11, 2025
Il 10 giugno, presso l’Art’otel Roma in Piazza Sallustio, si è tenuto The Art of Being: Celebrating Queer Identity, un evento che ha riunito persone in un momento di riflessione, arte e orgoglio. Protagoniste della serata le Karma B, iconiche drag queen e vere e proprie attiviste, insieme ad Angelo Rifino, presentatore e moderatore dell’incontro.
Karma B: tra aneddoti del Pride e speranze future
Nel dialogo, intenso e senza filtri, le Karma B hanno condiviso la loro esperienza, raccontando il percorso che le ha portate a vivere il Pride fin dal 1995. Ma anche la delusione di fronte a una certa deriva commerciale che, negli ultimi anni, ha colpito le celebrazioni dell’orgoglio:
“Pride ha perso autenticità. Secondo me arriverà un momento in cui si farà pulizia tra i brand che non sono veri sostenitori”, ha affermato una delle Karma B, sottolineando come il marketing arcobaleno non possa sostituire l’impegno reale e continuo a favore dei diritti LGBTQIA+.
Angelo Rifino ha definito le Karma B “molto più che drag queen: sono vere attiviste”. E in effetti, il loro racconto ha messo in luce come la loro arte sia sempre stata una forma di resistenza e consapevolezza: “Ci siamo tirate fuori da un mondo, abbiamo visto un mondo cambiare. Ma noi siamo rimaste sempre uguali. A un certo punto ci siamo ritrovate in una parte più decorativa del sistema, e lì non ci siamo riconosciute”.
Un messaggio chiaro e forte
Il messaggio forte che è emerso durante l’evento è chiaro: la visibilità è importante, ma non può sostituire il lavoro fatto all’interno della comunità.
“Abbiamo barattato un filo di visibilità con quello che avevamo creato per la nostra comunità”, hanno ricordato le Karma B. “Ma nei momenti difficili possiamo fare gruppo, possiamo fare comunità. Non siamo soli”.
Infine, si è parlato anche del potere trasformativo dell’umorismo: una delle armi più affilate che molte persone queer hanno sviluppato per sopravvivere: “I commenti sui social fanno male, ma c’è sempre un modo di ribaltare la situazione. Questo umorismo che ci contraddistingue è una tecnica di sopravvivenza. Non riderete di me, riderete perché vi faccio ridere io. È una mia scelta”.
The Art of Being si è confermato come un’occasione preziosa per tornare a parlare di identità queer fuori dagli schemi, lontano dalle retoriche mainstream e vicino alla verità di chi vive queste esperienze ogni giorno. Con lucidità, ironia e coraggio.